Ci beviamo una buona e salutare tisana?

Nel termine “tisana”, divenuto ormai di uso comune per il grande utilizzo di questo rimedio popolare e casalingo, ci piace leggere la promessa di una guarigione garantita (ti sana come appunto lascia intuire il nome), anche se, in realtà, l’etimologia della parola deriva dal greco ptisane che letteralmente significa orzo macinato.

Le tisane vantano una storia antica e di tutto rispetto. Uno dei primi a decantare le lodi di questo rimedio ( e a riportarne il termine nei suoi scritti di medicina) fu il grande medico Ippocrate, il quale consigliava il digiuno per curare svariate malattie ed era solito prescrivere una “miracolosa” tisana d’orzo come panacea di tutti i mali.

Ma scopriamo insieme questo mondo.

20331-la-tisana-depurativa-alla-liquiriziaMacerato, infuso e decotto sono tre modi diversi per indicare una tazza di acqua bollente in cui sono state immerse erbe dal potere curativo. Ciò che le differenzia è il metodo di preparazione scelto, secondo il principio attivo che si vuole ricavare dalle erbe.

Gli oli essenziali contenuti nelle piante sono molto volatili ed evaporerebbero se sottoposti a ebollizione; pertanto le erbe aromatiche vanno generalmente preparate in infuso, come il tè, versando sulle parti idonee della pianta, generalmente fiori e foglie, dell’acqua bollente o calda e lasciando il tutto a contatto per 10-15 minuti. Trascorso il tempo indicato basta filtrare tutto e l’infuso è pronto.

Il macerato si ottiene ponendo a freddo la miscela di erbe in un solvente adatto, normalmente acqua o vino, per un tempo che varia in base al principio attivo che occorre estrarre, si usa soprattutto per estrarre mucillagini come nel caso della malva.

Il decotto si usa per le parti più dure della piante: radici, semi, corteccia o legno, queste si mettono in un recipiente di cottura insieme a l’acqua, successivamente il tutto viene portato a bollore per un periodo che varia dai 2 ai 15 minuti. Alla fine lo si lascia intiepidire per circa 15 minuti, si filtra il liquido e il decotto è pronto.

 

Si dolcifica una tisana?

Sarebbe meglio non aggiungere zuccheri e dolcificanti, se proprio il sapore non piace è meglio aggiungere del miele.

 

Adesso non ci resta che preparare una tisana insieme… ci proviamo?

I-benefici-degli-infusi

Vi propongo la Tisana per l’inverno

Ingredienti: 

  • 20 g eucalipto in foglie
  • 10 g liquirizia radice
  • 10 g arancio dolce scorze
  • 10 g menta piperita foglie
  • 20 g timo
  • 30 g rosa canina

Preparazione: portate a ebollizione una tazza d’acqua. Versatevi 1 cucchiaio di miscela avendo l’accortezza di coprire la tazza per evitare la dispersione delle sostanze aromatiche più volatili. Lasciate in infusione per 15 minuti circa. Quindi filtrate e, se necessario, dolcificate utilizzando preferibilmente il miele.

Questa è una tisana riscaldante adatta nei periodi invernali, aiuta a prevenire raffreddori e si può utilizzare sia prima che durante uno stato influenzale. Se ne possono bere 2 tazze al giorno.