Nei, sorvegliati speciali!

Parliamo di melanoma, uno dei più aggressivi tumori della pelle. Vogliamo fare un po’ di chiarezza su questo argomento e cercare di capire quando è il caso di preoccuparsi.

La neoplasia è scatenata a causa della crescita e della proliferazione incontrollata di cellule chiamate melanociti. Queste producono il pigmento “melanina” che dà colore a pelle, occhi e capelli e forma i nei (nevi). Il melanoma costituisce il 4% dei tumori della pelle ma è responsabile dell’80% dei decessi per cancro alla cute. In Italia viene diagnosticato a 7.000 persone ogni anno, con percentuali più alte nella popolazione maschile.

neo-1-696x392Un fattore di rischio importante riguarda l’esposizione eccessiva alla luce solare o alle lampade abbronzanti. Il pericolo è proporzionale alle sensibilità individuale. La quantità di radiazioni solari ultraviolette che può essere assorbita senza rischi dipende dai “colori” dei capelli, della cute e degli occhi dell’individuo e dalla sua capacità di abbronzarsi. Il melanoma, se viene asportato chirurgicamente in fase iniziale, cioè quando si trova ancora confinato negli strati superficiali della pelle, è un tumore guaribile. Per questo sono così importanti la prevenzione e la sorveglianza ed è fondamentale imparare a riconoscere i campanelli d’allarme per intervenire il prima possibile.

Il primo passo è controllare periodicamente i nei, accertandosi su numero, forma, colore e dimensione. Chi ne ha più di una cinquantina è particolarmente vulnerabile ed è bene che si sottoponga regolarmente alla loro mappatura con uno specialista.

La regola dell’ABCDE

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È necessario fare attenzione alle seguenti caratteristiche di ogni neo:

come “asimetrie“, quando cioè, diviso idealmente con una linea centrale, presenta una metà diversa dall’altra

come “bordi“, e quelli irregolari e frastagliati sono più a rischio

C come “colore“, se cambia, si sfuma o “sbiadisce”. A seconda della carnagione può cambiare anche il colore del neo; nelle persone con pelle chiara i nei sono meno pigmentati e viceversa. Attenzione quindi alle modificazioni di colore improvvise.

D come “dimensioni“, se il diametro è maggiore di 6 mm.

E come “evoluzione“, nell’arco di poco sia se cresce di dimensioni, sia se diventa in rilievo. Insomma, tutti i nei che si trasformano sono a rischio.

Attenzione poi a quelli posti in zone a rischio: sfregamento con gli elastici degli indumenti, spazzola, rasoio ecc.

Vi consigliamo sempre di rivolgervi al vostro medico per ogni chiarimento e subito in caso di qualunque dubbio sui vostri nei.

 

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